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Salvatore

Spaventa il nostro sempre aperto cuore.

Spaventano e non poco …
Come mostrare ad un cieco, il nostro più bello, che ci portiamo dentro, tesoro,
come portare sempre, nel traffico,
dei stupendi fiori tra i capelli,
al posto, di costosi ed inutili gioielli.

Il rumore del silenzio

Lo sentite anche voi il rumore del silenzio ?

Il rumore, di quello che vi scava come una goccia, ogni giorno, dentro,che non riesce in nessun modo ad uscire,
e vi allaga, vi riempie, il cuore di spine.

L’ultimo romantico su questa terra.

Stanotte, perché è ora che sto scrivendo, vi racconto questa storia.

Era uno dei primi appuntamenti, dopo che mi ero lasciato,
cercavo forse, di coprire con qualsiasi cosa, quel vuoto, mettere un cerotto su quella ferita,
per ricominciare di nuovo, anche se più dolorante, di prima, la mia vita.

Abbi cura di me.

Sapete, un po’ me li immagino, e penso davvero che mi odino, i miei sentimenti, quello che sento,dentro, perché ogni giorno, li costringo a partire, ad affrontare il mondo,
i giudizi ed sopratutto i tanti pregiudizi, della gente, senza nessun scudo, senza nessuna protezione,

Portami nel punto più alto, per vedere insieme, l’arcobaleno.

Non ho mai, sinceramente capito,
la differenza tra l’essere “strano”
oppure “normale”
e spero qualcuno un giorno me lo venga,
finalmente a spiegare.
Forse, essere “normale”, è stare sempre,
in mezzo alla gente, essere forte, e fare sempre finta di niente, sfrecciare nei viali,
vestire alla moda, essere sempre in gamba, non sentire mai, la noia.

Un felice perdente.

Questo racconto: Un felice perdente. ; Citando una bellissima e piena di significato frase di Neil Young, parla di chi, non riesce nemmeno a gareggiare, e nel fallire, magari, divertirsi, girando il mondo, appagando, i suoi inraggiungibili sogni ,con ogni sera, un diverso tramonto.

Non ha nient’altro che la sua bellezza, da dover, ogni giorno, mostrare.

Si perdono in una pozzanghera, ma hanno la pretesa di spiegarti il mare, magari solo quello, vorrebbero spiegarti, persino l’eterno, l’infinito, vorrebbero illuminarti, come fossero un Semidio, ma non sono angeli, ma demoni dell’inferno, sono il buio della notte, un auto senza freni, ed con i fari, sempre, in ogni momento, spenti.

Dipendi da te.

Sappi che :
Dipendi da te, e da nessun altro, perché quelli la fuori, nemmeno ti guardano, ognuno troppo impegnato con la loro vita,e se ne fregano della tua, sensibilità, infinita.