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20 anni fa.

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20 anni fa, Sandra sarebbe rincasata a piedi, oppure mano nella mano con il suo ragazzo,

e non come una Star con gli occhiali da sole, nella sua scintillante auto, come i vip di instagram,

ma canticchiando spensierata una canzone ascoltata nel suo coloratissimo walkman.

Avrebbe salutato i genitori e la premurosa nonna, poi pranzato tutti insieme.

Parlato intensamente della propia mattinata, la TV solo come sottofondo.

Poi come sempre Italia 1, ed i suoi bellissimi cartoni del primo pomeriggio, prima d’iniziare a studiare.

Uno squillo della sua migliore amica, le ricordava di chiamarla.

Poca tecnologia, tante emozioni vere, reali.

Oggi siamo già connessi, appena ci svegliamo;

Instagram, Facebook, WhatsApp, apriamo gli occhi, automaticamente afferriamo il cellulare,

e veniamo tempestati di messaggi, notifiche, GIF colorate,

che ci catapultano in altra dimensione, che di reale ha ben poco.

Prima le cose si bramavano.

Si aspettavano così tanto , che quando finalmente,

riuscivamo a possederle, eravamo le persone più felici della terra.

Aspettavamo giorni, settimane, mesi, per poter ascoltare il disco del nostro artista preferito.

E quando, arrivava la chiamata del nostro negoziante, eravamo euforici,

e di più, mentre lo si apriva e con il libretto in mano finalmente lo si ascoltava.

Come, quando dopo centinaia di lettere ed SMS, era giunto il momento d’incontrarsi,

niente vocali, faccine stupide, immagini del profilo, ma soltanto tante reali e semplici emozioni.

Ora abbiamo tutto, il mondo a portata di mano, con un semplice click;

eppure siamo più vuoti.

Non ci emozioniamo quasi più per nulla, e tutto così facile e scontato, da risultare banale.

La tecnologia invece di avvicinarci ci ha allontanato parecchio.

Non ci si guarda più negli occhi, non si parla più, di nulla.

Siamo tanti robot in cerca perenne di connessione,

quando l’unica connessione che dovremmo cercare, e quella umana,

sono le emozioni, belle e genuine, come quelle di una volta.

Sandra prima era felice, ora crede di esserlo.

E mentre il suo gatto guarda curioso un video su YouTube,

Lei manda alle amiche l’ennesima faccina sorridente, con il volto rigato dalle lacrime.