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Corpo di donna.

Se per caso, domani, sul mio solitario cammino, inciampassi per un fortunato caso, su di una lampada magica, e la strofinassi, subito dopo, curioso, e, come nei cartoni, mi apparisse all’istante, un enorme e colorato genio, che guardandomi dritto negli occhi, mi direbbe, imperterrito:

“Io sono il genio della lampada, puoi esprimere un solo desiderio, ed hai un minuto di tempo, a partire da ora”

Non esiterei un solo secondo; Gli chiederei, un corpo di donna.

Penso, che sia la cosa più incredibile, più perfetta, dell’intero universo.

Se per caso, in un giorno lontano, ci invadessero, gli alieni, ed io fossi, il presidente degli Stati Uniti, come nei film, non manderei loro contro, frotte di soldati armati e battaglieri, con aerei ed armi di ultima generazione, ma, gli manderei incontro, una donna.

Perché, sicuramente anche loro, di fronte a tanta perfezione, si inchinerebbero estasiati, e ci lascerebbero, forse e purtroppo, vivere.

Cosa si può volere di più, dalla vita, che un corpo di donna ?

Soave e stupenda come una poesia di Pablo Neruda, e poi, la pelle, bianca, scura, nera, gialla, più bella, di tutti colori dell’ arcobaleno messi insieme.

I suoi seni, colline, di verdi ed abbondanti vigneti, dove saziarsi il cuore, d’amore, le gambe, lunghe, snelle, come di levrieri, in corsa, in immensi campi aperti.

Tutto, di una donna è magnifico, e ci fa molte volte impazzire, come la luna, Shakespeare, per possederlo.

E spesso non meritiamo, tanto splendore, sopratutto quando si è sporchi, dentro.

Dovremmo essere, più puri di incontaminata acqua di fonte, per potervi soltanto avvicinare le labbra, dovremmo sempre adorarla e proteggerla, come una preziosa reliquia, in una prestigiosa teca, nell’ imponente ed immenso Louvre.

Ed allora, davanti, a questo mio genio, non esiterei un solo istante, gli chiederei, un corpo di donna, tutto per me;

Ma sopratutto, per la mia solitaria pelle, per il mio, provato, cuore, per i miei quasi cechi occhi, per la mia desiderosa di abbracci, anima.

E spero presto, di trovarla, questa benedetta lampada, inciamparvi davvero per caso, per poter poi esaudire, questo mio bramato più di ogni cosa, desiderio, e diventare così, l’uomo più felice di questo mio, indifferente e solitario, mondo.