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Ero arrivato troppo tardi, perché lei, non aveva più un cuore.

Ero arrivato per salvarla, l’avevo finalmente trovata, imprigionata, fin sopra le braccia, nella melma, in un fosso, in quella buia e terrificante selva.

Ma forse, era troppo tardi, io vedevo soltanto i suoi occhi, e non mi ero accorto, che non aveva più il cuore, gli era stato strappato, divorato, da uomini malvagi ed avari, della sfrenata, passione.

Aveva amato troppe volte le persone sbagliate, che le avevano portato via tutto, e lasciato soltanto, le sue solitarie mani.

I sogni, le emozioni, la bellezza dell’innamorarsi, svegliarsi insieme abbracciati il mattino, e scaldarsi la sera, davanti al fuoco di un camino, non sapeva più cos’era l’amore, era diventata per troppo tempo un oggetto d’attrazione, con le sue attenzioni, da pagare, ad ore.

Ero arrivato troppo tardi, perché lei, non aveva più un cuore, divorato dai mostri, dai bruti, da chi ha, al posto del sangue, il rancore, da chi ti promette l’universo, e poi ti chiude, ti imprigiona sul suo letto.

Se solo fossi arrivato un attimo prima, ti avrei tratto in salvo, o mia preziosa regina, e ti avrei portata con me, sulla luna, lontano da questo tuo inferno,che ti ha bruciato, tutti i sentimenti, tutto quello che avevi di bello, dentro.

Illustrazione di @artshowy