La mia strategia forse sarà sbagliata, ma non ho davanti, nessun altra strada.
Come posso dire ai mie sogni, di mettersi da parte ?
Di levarsi, una volta per tutte le scarpe, e mettersi per sempre a dormire ?
Io il coraggio non c’è l’ho, diteglielo voi, perché io non voglio buttare loro addosso,
altre dolorose spine.
E poi, il mio sangue, senza sogni, in mezzo alle piastrine, nella mente, dentro al cuore,
sarebbe privo di gioia, di entusiasmo, di speranza, nel suo, come me,
sempre lo stesso cammino, per lui e per me, questi sogni,
sono d’inverno, il fuoco caldo, di un protettivo, camino.
Diteglielo voi,
che non meritano nessuna importanza,
che farebbero meglio a starsene come ora,
al freddo della mia solitaria stanza,
diteglielo voi, che la fuori c’è di meglio,
che cercate artisti veri, dai piedi,
fin sopra il cappello.
Spezzate voi, per favore, il loro cuore,
che alla fine è anche il mio,
se avete il coraggio, buttateci per sempre,
insieme, giù nel buio, nero, dell’oblio.