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La porta del paradiso.

In quanti di voi, credono, che si trovi da qualche parte, li nello sconfinato cielo, oltre le nuvole, oltre la nostra breve e tormentata vita, dove ci aspetteranno, se meritevoli, una schiera di meravigliosi angeli, a darci un caloroso e cordiale, benvenuto.

Ora, vi svelo un segreto;

Per un uomo, quella porta si trova, non oltre le nuvole, o qualsiasi altro celestiale posto, dopo la vita, ma sulla nostra terra, in questo preciso istante.

È una porta tanto desiderata ed ambita da tutti, ma nessuno di noi ne possiede la chiave.

Quella va conquistata, giorno dopo giorno, carezza dopo carezza, attenzione dopo attenzione.

La donna è la porta.

Noi siamo soltanto, le chiavi.

Molte, sono vecchie e piene di ruggine, che non aprono ormai più nulla, altre magiche ed affascinanti, che riescono ad aprirle tutte, con un solo scatto, altre, che si incastrano male e non girano, rovinando tutta la serratura, di una donna.

La donna, è lei la porta, e soltanto lei, può portarci davvero in paradiso, senza dover, morire, senza dover soffrire le pene dell’inferno, senza dover esalare l’ultimo respiro.

O forse si, perchè morire d’amore, è un’attimo.

I fortunati che l’hanno attraversata, raccontano di paesaggi ancestrali, di emozioni talmente intense, da non poter essere nemmeno lontanamente immaginate, figuriamoci raccontate.

Come vincitori di una guerra, portano fieri sul petto le loro medaglie, perchè il corpo di una donna è una medaglia, un magnifico trofeo ambito da tutti, ma conquistato da ben pochi eroi.

Ora, che sapete dove si trova, questa stupenda porta, mi raccomando non ditelo a nessuno, ma cercate come me, di potervi finalmente entrare;

Per morire, senza dover morire, sognare senza chiudere gli occhi, volare, senza avere le ali, e poter così finalmente raccontare a tutti che il paradiso esiste davvero, ed è la donna la sua bellissima ambita da tutti e meravigliosa, dimora.