Mi metto a nudo, ogni giorno, come una lumaca, senza guscio, come un guerriero, senza armatura, come un pirata, senza la prua.
Mi metto a nudo, dinnanzi agli sconosciuti, a chi vive di rifiuti, a chi delle mie emozioni non sa cosa fare, a chi non vede, aldilà del proprio mare.
Mi metto a nudo, sperando, che qualcuno mi ascolti, che mi copra, di attenzioni, fin sotto ai ginocchi, che mi riempi, il cuore di carezze, che dia finalmente riparo, alle mie immense ed indifese, tante, bellezze.
Mi metto a nudo, perché altro non so fare, mi metto a nudo, anche se ho ancora tanto, da imparare, da questa mia strana e solitaria vita, sperando che presto, tu, mi copra di dolcezza e sogni, le mie tante, doloranti e sconfinate, come l’universo, ferite.
Dipinto di Hippolyte Flandrin