PROVATECI.
Provateci anche voi,
a scrivere.
A scrivere,
ma di cose VERE.
Parlo di cicatrici.
Di ferite,
in una guerra senza appello:
Appena,
scendi dal letto.
Sotto le coperte
l’unica trincea.
Provateci a scrivere
con le MANI insanguinate
dai tagli,
per le CADUTE,
sui tuoi sogni INFRANTI.
Con i fogli inzuppati
di lacrime amare,
qualcuna
si ferma sulle tue labbra:
Ha un sapore strano,
sapore,
di sale…
Sapore di male…
Che hai sulla pelle,
quando ESCI da casa…
Per cercare un
ABBRACCIO.
Provateci a scrivere
con la PENNA che trema,
PEGGIO del Parkinson…
Ed Il cuore che sembra
il rullante,
di un gruppo Punk…
Ed hai la NAUSEA…
Ma non hai bevuto NIENTE,
sei, SOLO, pieno,
fino all’orlo,
di SENTIMENTI.
Provateci,
per un secondo,
a NON FINGERE…
“Non ho niente,
DAVVERO sto bene !”
Invece sei MORTO/A
da decenni…
Mentre racconti la tua pena,
solamente,
ad un cesso di una discoteca.
Provateci
a chiudere gli occhi
quando hai il cervello,
INVASO di pensieri,
come fossero cavallette
nel DESERTO,
che ti ronzano intorno,
SENZA SOSTA,
come zanzare nelle notti d’agosto.
Provateci,
non è facile,
come sembra…
Vero,
Salvatore ?