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Quante cose…

 Quante cose…

C’è chi in testa,
ha una cassetta…

Al cromo, registrata dopo un attesa,
interminabile,
di ore, sul letto negli anni 90,
in un giorno di pioggia,
maledicendo il conduttore, lo speaker,
che interveniva
prima della fine della canzone,
a rovinare tutto,
con la sua voce.

C’è chi, invece, ha sempre avuto,
un giradischi…

E si diverte,
nel far girare la puntina
su enormi vinili,
ma, belli, belli ancor oggi,
da morire…

C’è chi ha il festival di Sanremo,
c’è chi ha il chiasso delle onde,
il suono di un aereo,
sopra le nuvole…

Chi ha una colonna sonora,
la più bella
scritta da Morricone.

C’è chi tra i suoi pensieri, ha i tasti,
bianchi e neri
delle note di un pianoforte…

C’è chi ha il casino, di una tempesta,
il boato di un esplosione…

C’è chi ha, la passione,
di una poesia di Neruda…

Chi le parole di speranza,
di una preghiera,
chi invece ha,
la lista della spesa,
i giochi, da comprare
ai suoi bambini…

E c’è anche, chi invece,
ha il silenzio,
chi non sente, niente…

Ed è tutto inutile,
nemmeno se gli passi,
le tue,
di “cuffiette”…

C’è chi ascolta ogni giorno
la stessa canzone,
perché gli ricorda qualcuno…

Qualcosa.

C’è chi ogni secondo cambia stazione,
chi ascolta il telegiornale,
c’è chi, come me, che si ferma…

Si ferma a bordo strada,
e piange.

Nella nostra testa…

Quante cose…

Tu, invece, cosa senti ora ?

Dimmelo,
dimmelo sottovoce.

Illustrazione di Gabriel Sainz